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La Via del Pane - Ul Mulin dul Gabriel

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Frazione Villasco (694 mt.)
Informazioni Uffici Comunali
Località Antrogna - Tel. 0324.81007
Uffici Comunità Montana Monte Rosa
Tel. 0324.89119
La Via del Pane - Ul Mulin dul Gabriel (Il Mulino)

Il mulino della frazione Villasco situato lungo il sentiero che porta all'alpeggio di Drocala e ben funzionante fino agli anni 1950/1960, era di proprietà di Antonio Guelfi che lo lasciò in eredità al figlioccio Gabriele Silvetti (1890-1956).
Oggigiorno viene comunemente riconosciuto infatti come "ulmulin dul Gabriel' (694 m. s.l.m.) e il fatto di averne ancora memoria storica ne sta permettendo una ricostruzione, anche se i primi decenni successivi all'abbandono gli sono stati purtroppo fatali.
L'impianto molitorio era alimentato dal torrente Urià, che attraverso due condotte coniche di latta sollecitava il movimento di una macina posta orizzontalmente al pavimento. Sopra di essa era posta una tramoggia che veniva riempita del prodotto da macinare.
Sulla trave che la sosteneva è incisa la data 1822, mentre su uno dei focolari è scolpito il millesimo 1877 e le iniziali A.G, (Antonio Guelfi).
La seconda condotta situata all'esterno del mulino, fiancheggiava la base della parete ovest e permetteva il moto di una girante a cui era solidale un albero che, mediante ingranaggi in legno, metteva in rotazione una turbina per la produzione di corrente elettrica (ora esposta come reperto storico al Museo E.N.E.L. di Milano). Allo stesso albero erano collegati un tornio idraulico in legno e una sega circolare per le esigenze quotidiane dell'impianto. Nelle vicinanze si trova una cava di "piode" utilizzate per la costruzione e la manutenzione dell'edificio, a cui di accedeva attraverso un ponte di tronchi.
Sul greto del torrente Urià, nella viva roccia, era poi stato scavato un pozzo utilizzato dal muliniere per la macerazione della canapa, altra importante attività di un tempo). La macinazione della segale e delle castagne si effettuava in primavera e in autunno, ed anticipava la preparazione del pane nei forni frazionali.
Negli ultimi decenni di attività, rimasto l'unico del paese ed uno dei pochi di tutta la zona vi eccedevano un poco da tutte le frazioni limitrofe (anche da Olino) e l'attività era frenetica.
Lungo il corso del torrente erano però edificati un tempo altri mulini nella frazione Pisoni, a Castiglione e presso la frazione Colombetti (e forse altri ancora non più ricordati).
Documenti citano infatti che in occasione della eccezionale nevicata dell'anno 1888 una grossa valanga si staccò dall'Alpe Colma e lungo il rio Urià "distrusse tre dei mulini esistenti".
Gabriel, l'ultimo muliniere, morì cadendo da un filo a sbalzo che utilizzava per attraversare i torrenti nelle sue frequenti battute di pesca.

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